.
Seguici su   facebook youtube
24/07/2013   Condividi
EDIZIONE INDIMENTICABILE
Riflessioni e saluti dopo cinque lustri di partite

 

«E' giunta mezzanotte, si spengono i rumori, si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caffè. Le strade son deserte, deserte e silenziose, un'ultima carrozza cigolando se ne' va. Il fiume scorre lento, frusciando sotto i ponti, la luna splende in cielo, dorme tutta la città...». Questa è la sensazione al termine del Torneo Tosarello: dopo tre settimane di gioiosa confusione e partite tirate a tarda notte, tutto finisce. Sono state tre settimane mozzafiato, interminabili da una parte, ma volate via nello spazio di un attimo. Una ouverture sensazionale, con il torneo all time, e un livello d'attenzione sempre alto, prima grazie ai ragazzi del torneo junior, poi dalla seconda settimana l'arrivo dei big per rodare le squadre in vista della settimana conclusiva. Sette giorni tra i più belli e coinvolgenti di sempre, dove si è respirata l'atmosfera delle finali di competizioni di grandi manifestazioni, come Europei e Mondiali. Il clou, la finalissima, è stata seguita da circa 1.500 persone, che hanno tirato, appunto, fino a mezzanotte, per sapere il vincitore. Una gioiosa kermesse che il sito tosarello.com ha documetato quasi in tempo reale con cronache, news, tabellini e asoprattutto foto: sono state circa un migliaio gli scatti pubblicati da metà maggio, data in cui il sito è andato on line, frutto di una sfrondatura di oltre 10.000 immagini prodotte. Una dovizia di dati che è stata premiata da migliaia d'ingressi dei fan e dei protagonisti del torneo. Con l'edizione numero 25 si è raggiunto un traguardo storico per un torneo di pallacanestro: in Italia solo i Giardini Margherita di Bologna, arrivati a quota 32 estati, vantano una traduzione più lunga, ma essere secondi dietro Basket City può essere solo un onore per una città come Latina, dove regna la ricerca esasperata della novità, piuttosto della conservazione delle tradizioni. Sarà difficile ripetere questo successo, ma le sfide più belle sono quelle impossibili. Se, infatti, da una parte ci sarebbe la voglia di chiudere qui in bellezza, è altrettanto forte dall'altra continuare inventando sempre nuovi escamotage per riproporsi. Un saluto, un abbraccio e un grazie a tutti quelli che vogliono bene al Tosarello e, perché no, anche a quelli che non se lo filano. Rimanete connessi, il 2014 si spera sarà il primo di altri 25 anni di feste e successi.